martedì 26 novembre 2013

pollo aromatico

Posso dire di seguire ( ogni tanto ;) ) i consigli dei miei follower... Quindi, con un notevole ritardo rispetto alla richiesta, provo ad accontentare una di loro che molto tempo fa disse a mio marito che voleva qualche ricetta di secondo di carne.
Diciamo che nel frattempo ho pubblicato altre ricette di secondi di carne...( involtini di mortadella, petto di pollo al sedano), e diciamo pure che la carne in casa nostra non è proprio uno dei piatti forti, infatti mangiamo prevalentemente pollo...qualche hamburger...e sì, ogni tanto mi sbizzarrisco con polpette e involtini, ma tutto qui.
Quindi, fedele alla tradizione di casa, dedico alla mia follower una ricetta di pollo, preparata appositamente pensando a lei, insaporito da una marinatura nel vino, oltre che a capperi e olive.




ingredienti x 3:

3 sovracosce di pollo (ma anche coscia con sovracoscia, 4-5 cosce, petto di pollo a dadini...)
vino bianco per la marinatura
un mazzetto di basilico fresco
una manciatina di capperi
7-8 olive nere
olio, sale, pepe

Pulite il pollo lavandolo con l'aceto, se usate cosce e sottocosce togliete la pelle, quindi fate marinare nel vino per almeno un'ora. Fate rosolare il pollo in padella con un filo d'olio ed aggiungete il basilico tritato a coltello coi capperi e le olive (se i capperi sono sotto sale ricordatevi di dissalarli sciacquandoli sotto l'acqua calda). fate cuocere per 25-20 minuti a fuoco basso e con coperchio.

martedì 19 novembre 2013

French toast salato al forno (una quasi mozzarella in carrozza)


Ho visto per la prima volta questa ricetta moltissimo tempo fa ad una riunione scout. L'ha portata Sara perchè "non aveva tempo di cucinare"... Devo chiarire che nel nostro gruppo le riunioni (dette nel gergo "Comunità Capi", o più in breve "Co Ca", con tutti gli equivoci del caso) erano delle ottime occasioni per delle gran mangiate di roba di qualità a cui ciascuno contribuiva con ciò che gli riusciva meglio: torte salate, arrosti, vino (chi non sapeva cucinare), dolci, insalate di pasta... Beh, appunto Sara è arrivata con questo vassoio completamente coperto di strati e strati di stagnola (per mantenere il calore). Appena scoperchiato e superate le prime diffidenze ("saranno pesantissimi!") sono spariti tutti i 20 toast nel giro di pochissimo, direi 10 minuti!
In effetti, nonostante non sia comunque una ricetta da dieta, si può benissimo fare a cena senza subire gravi conseguenze digestive. Non si tratta infatti di un'impanatura classica, perchè alleggerita dal latte (la ricetta funziona meglio sulle grandi quantità e quindi finisce in proporzione a superare il quantitativo di uovo).
Voglio inoltre sottolineare l'enorme semplicità della preparazione, infatti questa ricetta e le sue foto sono state fatte da mio marito!!! E dico interamente fatte da lui: dalla grigliatura delle zucchine, alla composizione dei toast, alla "impanatura" e successiva cottura in forno!!



Ingredienti per 5 toast (2 persone e 1/2 ;) ):

10 fette di pane in cassetta
100gr prosciutto cotto (5-7 fette circa)
150gr mozzarella per pizza
1-2 zucchine grigliate

1 uovo, 1 bicchiere di latte

disponete 5 fette di pane su una teglia da forno rivestita di alluminio e apposita carta, disponetevi sopra una fetta, una e mezza, di prosciutto cotto e una fetta di mozzarella per pizza, quindi 2 o 3 zucchine grigliate. Chiudete con la seconda fetta di pane e passate i toast così ottenuti nell'uovo sbattuto col latte. Ridisponete quindi i toast sulla placca e bagnateli con ancora qualche cucchiaio del composto di latte e uovo.
Cuocete in forno a 180° per 15-20 minuti.




NOTE:
  • al posto della mozzarella per pizza potete usare altro formaggio fondente come raclette, fontina, emmental...sconsiglio caldamente le sottilette!!
  • al posto del cotto potete usare dell'altro affettato come praga, arista al forno, mortadella o salame tipo golfetta, non credo invece siano adatti altri salumi crudi come il prosciutto crudo o lo speck, ma potete sempre provare e poi farmi sapere!
  • il composto di 1 uovo e latte è sufficiente per impanare fino a circa 7-8 toast (aumentando il quantitativo di latte), oltre questo numero bisogna passare a 2 uova.

domenica 17 novembre 2013

Tanto per divertirsi

Sono a casa in riposo forzato da tipo una settimana (malattia) e sto arrivando alla frutta! La dimostrazione di tutto ciò è arrivata oggi pomeriggio e, su consiglio di mio marito, proseguo nella mia pazzia e condivido questo piccolo momento di sclero-divertimento con voi.

Come i più affezionati seguaci sanno sono una povera laureata in lettere, che come molti laureati in lettere fa un lavoro che non c'entra niente con la sua laurea...ma anche questo non c'entra con oggi pomeriggio. C'entra invece che la mia laurea è in filologia, cioè nello studio di come si tramandano i testi. E in questo ambito si è sfogato il mio sclero pomeridiano.



Durante la mia reclusione, per tirarmi su di morale, mi sono ordinata una pizza nella nostra pizzeria tipica (una delle 5 o 6 del paese) e il ragazzo che me l'ha portata ne ha approfittato per fare volantinaggio con gli opuscoli nuovi. Io raccolgo diligentemente tutti questi opuscoli sostituendoli, vecchi con nuovi. Beh, mia madre ha portato in casa l'opuscolo nuovo, senza dire niente, non è a conoscenza di questa mia fissa. Così accade che oggi, mettendo a posto il divano, ritrovo DUE opuscoli...diversi!!! E adesso come fare a capire qual'è quello nuovo?
Scatta la filologa che è dentro me e...mi metto a fare opera di ricostruzione filologica sugli opuscoli della pizza!!!

Ditemi voi se non è pazzesco...

Beh, sono orgogliosa di dire che:
Confrontando il numero delle pizze totali e soprattutto la presenza di certe pizze su entrambi gli opuscoli, ma in 1 con la scritta "novità" e in 2 senza, oltre alla presenza di altre pizze "novità" presenti in 2, ma assenti in 1, sono riuscita a stabilire che effettivamente il nuovo opuscolo era 2...il più rovinato...
Beh, ora.che sono arrivata a capo del mistero settimana prossima mi concederò una pizza "novità", dall'opuscolo 2!!

martedì 12 novembre 2013

orate al sale

Eccoci al terzo appuntamento delle ricette della cena del 5 ottobre:
le orate al sale.
In sè la preparazione non è niente di complicato e inoltre si tratta di un piatto altamente dietetico (non prevede condimenti di nessun tipo) e anche più saporito rispetto al classico pesce lesso che mette anche un po' di tristezza...diciamo che l'orata al sale sa meno di ospedale!
Nella preparasione ho pensato di dare anche qualche dritta sulla pulizia dell'orata (che è come quella di qualsiasi altro pesce con squame e pinne), ma potete benissimo prenderle già pulite o farvele pulire dal pescivendolo!
In pratica l'unica cosa delicata in questa preparazione è la cottura: se cuoce troppo si asciuga, se cuoce troppo poco....beh, dovete ricoprirla bene e farla cuocere ancora, ma potrebbe non venire "al meglio": una volta rotta la crosta l'effetto-sarcofago svanisce e la cottura viene alterata.
Il mio papà (era lui in casa l'addetto alla cottura in forno) ha fatto diverse prove di tempi e temperature, quindi vi presento la sua migliore soluzione.





ingredienti x 4:
4 orate
4-5 kg sale grosso
foglie di salvia e rametti di rosmarino

Pulite le orate dalle interiora praticando un taglio con le forbici da cucina sull'addome, a partire dalla testa, fino quasi alla coda. Le interiora dei pesci stanno nell'addome come in una sacca e quindi, a questo punto, basta strapparle (potete usare dei guanti da cucina se la cosa vi fa impressione) e le orate saranno pulite, ovviamente sciacquate bene.
Riempite quindi la pancia vuota delle orate con uno o due rametti di rosmarino e due o tre foglie di salvia.
Versate su una placca da forno (la placca deve essere abbastanza grande da contenere tutte le orate su un solo strato, sarebbe inoltre meglio che non si toccassero) due dei cinque kg di sale grosso, spianate bene il sale ed adagiatevi sopra le orate. Versate quindi sopra il sale rimanente di modo che ogni orata sia ben coperta.

Cuocete quindi in forno già caldo a 160° per circa 40-45 minuti.

Una volta cotte la pelle si staccherà dalle carni dei pesci praticamente da sola, senza alcuno sforzo.

Se avete ospiti vi consiglio di preparare i pesci in anticipo (diciamo al pomeriggio) e di spinarli mettendo le carni su un piatto che poi farete nuovamente scaldare in forno qualche minuto.
Spinare le orate inoltre è semplicissimo: in pratica hanno solo da togliere la resca!

giovedì 7 novembre 2013

Wursteln in coperta con salsa allo yogurt

Sempre più in ritardo...questo rientro dalle vacanze è finito da mesi eppure non sono ancora riuscita ad ingranare davvero!
Beh, meglio tardi che mai, quindi eccovi la ricettina di questa settimana: wursteln in coperta (o in camicia) con salsina abbinata! Questa ricetta fa anch'essa parte dell'antipasto della cena del 5 ottobre con i nostri amici Micol e Stefano. In realtà quella sera avevo usato la pasta sfoglia (quindi se volete segnatevelo e assicuro che viene bene comunque, anche se in questo caso la salsina non la consiglio...per me non ci sta).
Si tratta di un antipasto dalla preparazione ultra-facile e super-veloce, l'unica cosa a portar via tempo è la cottura in forno, ma sono sicura che saprete benissimo come occupare quel tempo in modo proficuo (apparecchiando, preparando la salsina, mettendo su l'acqua per la pasta...). I wursteln sono una delle mie passioni di bambina e quindi io con questo antipasto ci farei una cena, ma non esageriamo! Diciamo che si può fare comunque, magari aggiungendo un'insalata . Verrebbe da pensare a delle patate al forno, che non è assolutamente sconsigliato! Solo un po'stopposo: patate, pasta per pizza...una montagna di carboidrati! ;D



Ingredienti x 12 wursteln:

1 rotolo di pasta per pizza già stesa
3 confezioni di wursteln piccoli (12 wursteln)


Per la salsina:

1 vasetto di yogurt bianco non zuccherato
1 cucchiaio abbondante di senape
1 cucchiaio di prezzemolo tritato




Tagliate il rotolo di pasta per pizza in 3 strisce in orizzontale e in 4 in verticale ottenendo una scacchiera.
Avvolgete ciascun wurstel in un quadratino tenendo presente che dovrà sbordare alle estremità.




 Sigillate premendo con le dita il bordo e disponete sulla placca del forno rivestita con alluminio e carta forno. Cuocete a 180° per 15-20 minuti (quando sono dorati in superficie sono pronti).






 Per la salsina:

Versate lo yogurt in una ciotolina (meglio se lo avete tenuto fuori dal frigorifero per un'oretta, così non sarà gelato!) ed aggiungete senape e prezzemolo. Mescolate con un cucchiaino.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...